Guerra nucleare, come comportarsi in caso di emergenza?
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Direttore: Alessandro Plateroti

Guerra nucleare, come comportarsi in caso di emergenza?

Energia nucleare

Cosa bisogna fare in caso di guerra nucleare in Italia? Dai bunker dove rifugiarsi ai tempi di assunzione delle pillole di iodio.

La guerra tra Russia e Ucraina ha portato tutto il mondo a farne parte, e tutti indistintamente temiamo che la situazioni si aggravi. Dopo le ultime dichiarazioni di Putin, anche l’Italia resta allerta in caso di pericolo dovuta ad una guerra nucleare. Mentre il capo del Cremlino la possibilità di utilizzare tutti i mezzi a disposizione contro l’Occidente, il quale si interroga su un eventuale piano di salvezza.

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Energia nucleare
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Minaccia per l’italia

Durante il suo ultimo discorso alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha parlato di mobilitazione militare parziale, soffermandosi però sulla possibilità di utilizzare armi nucleari. I cittadini russi hanno cercato di fuggire in vista di un prossimo combattimento, ma ad essere spaventati sono anche tutti gli altri Paesi.

Anche se non possiede centrali nucleari, l’Italia inizia a chiedersi come debba comportarsi in caso di una reale guerra nucleare. La buona notizia è che sarebbe possibile salvarsi, ma solo seguendo delle linee guida essenziali. Intanto, a seconda della distanza dell’esplosione dal territorio italiano, i livelli di gravità rientrano: entro i 200 km dai confini, tra i 200 e i 1.000 km dai confini, e oltre i 1000 km.

Nel primo caso basterebbe chiudersi in casa per due giorni assumendo (per ragazzi, giovani adulti e donne incinte) pillole di iodio. Nel secondo caso sarebbero invece previsti controlli su verdura a foglia larga e frutta, latte, sulla filiera agroalimentare e sulle importazioni dall’estero. Infine nel terzo caso basterebbero dei controlli sui prodotti in arrivo dall’estero e sul rientro in sicurezza di cittadini italiani eventualmente esposti alle radiazioni.

Cosa fare in caso di guerra nucleare?

Il primo passo essenziale sarebbe quello di restare nelle abitazioni con porte e finestre serrate, e con i sistemi di ventilazioni o condizionamento spenti. Questo per evitare l’inalazione e l’irraggiamento esterno di materiale radioattivo. Successivamente, in base alla situazione radiologica in atto, la popolazione dovrà restare informata sui comportamenti più opportuni da adottare.

A comunicare le informazioni saranno Protezione Civile, delle Prefetture, delle Regioni e del Ministero della Salute. Sarà presente un numero verde, e istruzioni specifiche per le scuole e su come poter garantire i bisogni primari a soggetti fragili e con disabilità.

I bunker in Italia

Dopo le minacce russe il mercato dei bunker ha subìto un incredibile rialzo. In Italia se ne possono trovare di tutti i tipi, e Lazio e Campania sono i due territori più forniti di quelli più storici. A Napoli poi si contano diversi rifugi antiaerei, i più grandi sono quelli di San Gregorio Armeno e dei Quartieri Spagnoli.

Nel settore est del Parco Nord di Milano ci sono i bunker Breda, e altri nei pressi della Stazione Centrale in via Gioia e in via Cesare Battisti. Quello a Torino, sotto piazza Risorgimento, può ospitare fino a 1.150 persone, mentre nell’Alta Val di Non del Trentino si incontrerà l’enorme Gamper Bunker.

Pillole di iodio

In caso di grave emergenza per una guerra nucleare c’è lo Iodio 131, 131I, in Italia precisamente ci sono le compresse di ioduro di potassio. Serviranno a impedire l’assorbimento di quello radioattivo da parte della tiroide e a prevenire quindi la malattia. Il periodo ottimale di assunzione di iodio rientra tra le (meno) di 24 ore prima e fino a due ore dopo l’inizio previsto dell’esposizione.

La cessazione della minaccia nucleare verrà comunicata anch’essa attraverso il sito Internet e i canali social del Dipartimento insieme a tutti i media e al Contact Center del Dipartimento.

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ultimo aggiornamento: 22 Settembre 2022 15:15

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